venerdì 30 dicembre 2011
I giorni si e i giorni no
Il mio umore in questi giorni è altamente variabile, più tendente al basso che all'alto. Ci sono giorni si che ti fanno stare bene, che ti senti baciato dalla fortuna per essere approdato in questa terra che dà la sensazione di essere ancora un paradiso terrestre e ci sono giorni no in cui ti chiedi "cosa son venuta a fare dall'altra parte del mondo?!". Sarà che Principessa piange sempre di più perché non vuole andare a scuola ed è sempre più uno strazio per il mio cuore di mamma fare finta di niente e salutarla mentre allunga le braccia verso di me, sarà questo tempo troppo variabile per la mia abitudine mentale ma in questi giorni c'è una parte di me che sgretola e si domanda se è giusto quello che abbiamo fatto. So bene che questa è una domanda che tutti i genitori si fanno prima o poi nella vita, so che a volte dare un calcio è più necessario che dare una carezza ma allora perché rimango a casa a guardare l'orologio con il cuore in gola fino a quando finalmente viene l'ora di andarla a prendere?
mercoledì 28 dicembre 2011
Promesse
Stamattina abbiamo accompagnato le bimbe alla scuola e Principessa ha pianto e mi ha straziato il cuore dicendomi che lei voleva venire con me. Quando siamo tornati a prenderla era serena come sempre e mi ha portato in giro a far vedere tutto quello che aveva fatto. Abbiamo chiesto (oggi il Boss era in vacanza e quindi abbiamo fatto tutto insieme) alla maestra giapponese, la preferita di Principessa, se aveva qualche suggerimento da darci e lei ha chiesto a Principessa di promettere che domani non avrebbe pianto. Una volta saliti in macchina abbiamo giocato alla cosa più bella, ho chiesto alle bimbe quale fosse e loro mi hanno detto disegnare, la cosa più divertente: giocare con l'acqua, la cosa più buffa: colorare la sabbia e la cosa più triste: andare via.
Giusto per verificare che Principessa avesse capito le ho chiesto cosa aveva detto alla maestra e lei mi ha ripetuto: "ho promesso che io non avrei pianto e tu mi devi promettere..." e Principessina l'ha interrotta per dire: "però tu ci devi promettere che non ci porterai mai più a scuola!".
Ma dico se a 3 anni ha questa prontezza di linguaggio quando ne avrà 15 cosa farò?
Invece ieri siamo andati al mare in un posto nuovo, Pakiri beach, bellissimo, mi sembrava la Sardegna con le sue dune di sabbia bianca. Purtroppo però c'era vento forte, quindi i surfisti e i kiter erano felicissimi e invece noi abbiamo fatto un giro e siamo andati al maneggio. Principessa dopo un po' di pensa e ripensa ha deciso di provare a cavalcare un pony e si è divertita un sacco, ha anche trottato!




Giusto per verificare che Principessa avesse capito le ho chiesto cosa aveva detto alla maestra e lei mi ha ripetuto: "ho promesso che io non avrei pianto e tu mi devi promettere..." e Principessina l'ha interrotta per dire: "però tu ci devi promettere che non ci porterai mai più a scuola!".
Ma dico se a 3 anni ha questa prontezza di linguaggio quando ne avrà 15 cosa farò?
Invece ieri siamo andati al mare in un posto nuovo, Pakiri beach, bellissimo, mi sembrava la Sardegna con le sue dune di sabbia bianca. Purtroppo però c'era vento forte, quindi i surfisti e i kiter erano felicissimi e invece noi abbiamo fatto un giro e siamo andati al maneggio. Principessa dopo un po' di pensa e ripensa ha deciso di provare a cavalcare un pony e si è divertita un sacco, ha anche trottato!
lunedì 26 dicembre 2011
Problemi dell'età
Il giorno di Natale è passato in modo rilassato e tranquillo, sono stati da noi un paio di amici italiani e abbiamo mangiato le lasagne fatte in casa dal Boss e come dolce una bella macedonia mista (con anguria, fragole, ciliege...) con il gelato e la cheese cake. Siamo andati in spiaggia ma solo per fare una passeggiat,a per noi era un po' freddino ma non tutti la pensavano così perché c'era gente in acqua e gente che si faceva il pic nic o il barbecue che qui è tradizione irrinunciabile.
La mattina sono andata a messa nella chiesa a 5 minuti da casa; già chiamarla chiesa è un po' difficile perché in realtà mi sembra una stanzona, ha solo i vetri colorati alle finestre. Le messe ufficiali per festeggiare il Natale erano 2 alla vigilia e 1 al mattino della domenica, prendere o lasciare. In chiesa l'abbigliamento era come sempre easy, i bambini per lo più scalzi, le vecchine in tuta da ginnastica, gli uomini in bermuda e infradito e le donne con il vestitino estivo senza maniche, mia mamma ne sarebbe stata scandalizzata! La mia figuraccia natalizia è arrivata al momento della comunione, gli autoctoni sono usciti ordinatamente ma poi c'è stato un attimo di stasi e quindi ho pensato che fossero timidi e mi sono fiondata. In realtà, anche per ricevere l'eucarestia si mettono ordinatamente in fila, escono dalla prima panca all'ultima e se la coda è troppo lunga attendono il loro turno.
Comunque, anche questa festa è passata, le principesse sono state contente dei regali anche se hanno decretato che babbo Natale ha ormai l'alzaheimer perché ha portato dei doni non richiesti e se ne è dimenticati altri che erano nella lista (mentre scartavano Principessa diceva questo c'era! ah anche questo! Secondo me si era dimenticata di tutti i desideri espressi perché ha cominciato mesi e mesi fa), ma alla fine hanno deciso che il bilancio era comunque positivo....almeno fino ad oggi, festività anglosassone del Boxing Day e cioè degli sconti sfrenati che ci hanno visto coinvolti in una bolgia incredibile (tipo sabato italiano senza saldi) perché il Boss ha deciso che ci si deve adeguare e quindi dobbiamo avere una tenda e trascorrere i prossimi fine settimana nella natura. Bene, le bimbe non sono state da meno e facendo notare che il vecchietto si era scordato qualcosa hanno reclamato il maltolto! (e Principessa si è già portata avanti iniziando a stilare la lista per il compleanno)
La mattina sono andata a messa nella chiesa a 5 minuti da casa; già chiamarla chiesa è un po' difficile perché in realtà mi sembra una stanzona, ha solo i vetri colorati alle finestre. Le messe ufficiali per festeggiare il Natale erano 2 alla vigilia e 1 al mattino della domenica, prendere o lasciare. In chiesa l'abbigliamento era come sempre easy, i bambini per lo più scalzi, le vecchine in tuta da ginnastica, gli uomini in bermuda e infradito e le donne con il vestitino estivo senza maniche, mia mamma ne sarebbe stata scandalizzata! La mia figuraccia natalizia è arrivata al momento della comunione, gli autoctoni sono usciti ordinatamente ma poi c'è stato un attimo di stasi e quindi ho pensato che fossero timidi e mi sono fiondata. In realtà, anche per ricevere l'eucarestia si mettono ordinatamente in fila, escono dalla prima panca all'ultima e se la coda è troppo lunga attendono il loro turno.
Comunque, anche questa festa è passata, le principesse sono state contente dei regali anche se hanno decretato che babbo Natale ha ormai l'alzaheimer perché ha portato dei doni non richiesti e se ne è dimenticati altri che erano nella lista (mentre scartavano Principessa diceva questo c'era! ah anche questo! Secondo me si era dimenticata di tutti i desideri espressi perché ha cominciato mesi e mesi fa), ma alla fine hanno deciso che il bilancio era comunque positivo....almeno fino ad oggi, festività anglosassone del Boxing Day e cioè degli sconti sfrenati che ci hanno visto coinvolti in una bolgia incredibile (tipo sabato italiano senza saldi) perché il Boss ha deciso che ci si deve adeguare e quindi dobbiamo avere una tenda e trascorrere i prossimi fine settimana nella natura. Bene, le bimbe non sono state da meno e facendo notare che il vecchietto si era scordato qualcosa hanno reclamato il maltolto! (e Principessa si è già portata avanti iniziando a stilare la lista per il compleanno)
sabato 24 dicembre 2011
Vigilia
Vigilia di Natale con il primo bagno nell'oceano pacifico! Meraviglioso! C'era la bassa marea e quindi l'acqua era assolutamente calda. Tanti auguri e domani chi può si connetta a skype!
venerdì 23 dicembre 2011
Ma se mi gira la ciribiricoccola...
Stamani Principessina si è svegliata canticchiando questa canzoncina, cioè lei appena aperto gli occhi, ancora nel letto intonava "ma se mi gira la ciribiricoccola...". Già il mio piccolo tesoro è un tipo così, una bimba che mi guarda negli occhi e mi dice "hai ragione da vendere mamma". A volte è disarmante ma mi insegna un sacco di cose dall'alto dei suoi tre anni! Mi insegna che ci vuole determinazione, lei va dritto all'obiettivo, e che quando si cade ci si rialza subito senza lagnarsi troppo, che il nostro posto nel mondo è un diritto e con fermezza lo si deve difendere, lei non si fa spaventare nemmeno dai bambini più grandi e prepotenti, mi insegna la pazienza quando mi prende a sfinimento con le sue insistenti richieste, lei che può andare avanti 20 minuti ripetendo "voglio andare sull'altalena", e mi insegna soprattutto a non prendermi troppo sul serio perché riesce sempre a strapparmi un sorriso anche quando mi fa arrabbiare all'ennesima!
Ecco oggi come proposito per l'anno nuovo (mi porto avanti), vorrei mettere nero su bianco che non voglio più essere schiava delle convenzioni sociali, quelle che ti fanno fare cose che non hai la minima voglia di fare ma che fai per educazione... come fa lei e come fanno i bambini in genere che vanno oltre le regole.
Ecco oggi come proposito per l'anno nuovo (mi porto avanti), vorrei mettere nero su bianco che non voglio più essere schiava delle convenzioni sociali, quelle che ti fanno fare cose che non hai la minima voglia di fare ma che fai per educazione... come fa lei e come fanno i bambini in genere che vanno oltre le regole.
mercoledì 21 dicembre 2011
Ancora pochi giorni e sarà Natale
Oggi è stata proprio una bella giornata calda e piena di sole! Il cielo era di un bell'azzurro come le giornate di maggio italiane e faceva caldo. Questa sera i vicini di casa hanno fatto il barbecue e dalla loro finestra si vedono brillare le lucine dell'albero di Natale. E si, tra pochi giorni sarà Natale e siamo praticamente in costume da bagno. Mi sembra così strano! La cosa buffa è che gli addobbi e i cibi sono assolutamente British e quindi nelle vetrine ci sono i fiocchi di neve e le ghirlande di rami di pino ma la maggior parte delle persone festeggerà il 25 dicembre in spiaggia.
Stamattina ho portato le principesse a scuola e ci sono stati cinque minuti di lacrime ma poi sono andate a giocare e si sono divertite tanto. Mi sto organizzando con il lunch box, ho comprato i contenitori e sto studiando qualche ricetta. Le bimbe mangiano come due lupacchiotti, sarà l'aria aperta, sarà che mi sembra che crescano a vista d'occhio ma non hanno mai fine.
Dopo che le ho lasciate a scuola sono andata dalla super mamma e ho fatto un paio d'ore di chiacchiere, è davvero in gamba! Cinque figli, cane e gatto e a gennaio ricomincia a studiare per diventare ostetrica.
Stasera poi siamo andati a prendere lo scooter del Boss che è molto contento.
E finalmente un po' di sereno
Finalmente il sole, dopo una settimana di pioggia!
Finalmente un po' di tempo per me!
Oggi le bimbe hanno ufficialmente iniziato la preschool. Ieri siamo andate tutte insieme a fare un giro, ma poi quando ho tentato di venir via si sono attaccate a ventosa. Invece questa mattina una educatrice mi ha visto in difficoltà e appena sono arrivata mi ha detto che forse era meglio che io andassi via subito e che mi avrebbero chiamato se c'era bisogno. Credo di aver pianto più io di loro perché mi hanno detto che Principessa ha pianto due minuti, poi è andata a giocare.
Dopo un'ora, come da istruzioni, mi sono presentata ma mi hanno detto che stavano bene e che se volevo potevo tornare alle 15. E io che ero in auto a piangere!!!
Va be' meglio così, mi figuravo già le mie bimbe sotto choc, io madre degenere che le abbandonavo in mano a sconosciute maestre kiwi parlanti una lingua incomprensibile...
Quando sono tornata alle 15 mi hanno detto che Principessa aveva pianto ancora un pochino a pranzo, Principessina invece non aveva disdegnato un bel pisolino sulla brandina. Mi sono arrivate incontro correndo e mi hanno subito portato a far vedere i loro capolavori. Quindi qualche ora di pace per me che naturalmente ho trascorso a impacchettare i regali di Natale, fare la lavatrice, pulire il bagno ecc.
In macchina, al ritorno dalla preschool, Principessa mi ha detto che aveva fame, le ho chiesto se voleva un panino (che non avevano finito a pranzo) e lei mi ha risposto che "mamma, si dice sandwich!"... ci siamo tra un paio di mesi correggeranno il mio inglese!
Altra cosa bella che mi è capitata, ho incontrato un'altra mamma italiana, e che mamma! Ha cinque figli, di cui due a scuola con le principesse, sono qui da due anni ed è molto simpatica. Abbiamo parlato dieci minuti e mi ha subito dato numero di telefono e indirizzo e domani vado da lei per un caffè.
Finalmente un po' di tempo per me!
Oggi le bimbe hanno ufficialmente iniziato la preschool. Ieri siamo andate tutte insieme a fare un giro, ma poi quando ho tentato di venir via si sono attaccate a ventosa. Invece questa mattina una educatrice mi ha visto in difficoltà e appena sono arrivata mi ha detto che forse era meglio che io andassi via subito e che mi avrebbero chiamato se c'era bisogno. Credo di aver pianto più io di loro perché mi hanno detto che Principessa ha pianto due minuti, poi è andata a giocare.
Dopo un'ora, come da istruzioni, mi sono presentata ma mi hanno detto che stavano bene e che se volevo potevo tornare alle 15. E io che ero in auto a piangere!!!
Va be' meglio così, mi figuravo già le mie bimbe sotto choc, io madre degenere che le abbandonavo in mano a sconosciute maestre kiwi parlanti una lingua incomprensibile...
Quando sono tornata alle 15 mi hanno detto che Principessa aveva pianto ancora un pochino a pranzo, Principessina invece non aveva disdegnato un bel pisolino sulla brandina. Mi sono arrivate incontro correndo e mi hanno subito portato a far vedere i loro capolavori. Quindi qualche ora di pace per me che naturalmente ho trascorso a impacchettare i regali di Natale, fare la lavatrice, pulire il bagno ecc.
In macchina, al ritorno dalla preschool, Principessa mi ha detto che aveva fame, le ho chiesto se voleva un panino (che non avevano finito a pranzo) e lei mi ha risposto che "mamma, si dice sandwich!"... ci siamo tra un paio di mesi correggeranno il mio inglese!
Altra cosa bella che mi è capitata, ho incontrato un'altra mamma italiana, e che mamma! Ha cinque figli, di cui due a scuola con le principesse, sono qui da due anni ed è molto simpatica. Abbiamo parlato dieci minuti e mi ha subito dato numero di telefono e indirizzo e domani vado da lei per un caffè.
ospite inatteso di questa sera |
il castello di Principessa con Principessina nella torre e una amica indimenticabile italiana |
il capolavori fatti alla preschool, in alto quello di Principessina |
lunedì 19 dicembre 2011
Di nuovo a nord
Oggi pioveva e siamo andati al museo, non siamo riusciti a vedere moltissimo perché le bambine partono entusiaste e poi si stancano facilmente ma è stato molto bello. A piano terra c'era la storia dei maori e altri reperti della civiltà dell'oceania. Abbiamo assistito anche a uno spettacolo dei maori, canti e giochi e la mitica haka. Al primo piano c'era il reparto di scienze naturali, con tutta la storia dei vulcani e gli scheletri dei dinosauri che sono morti tutti e non ci sono più, come ci hanno ribadito le principesse. Dentro a una Marae (luogo sacro della cultura maori) ho visto una meravigliosa trave scolpita che "mi chiamava", è stata un'emozione fortissima!
Invece domenica scorsa siamo tornati di nuovo dalle parti di Omaha, ce la siamo presi più comoda e ci siamo fermati lungo il cammino per ammirare il mare. Sono posti bellissimi, selvaggi e quasi deserti. La sosta che mi è piaciuta di più però è stata quando siamo andati a vedere un magnifico albero di 800 anni, il kauri McKinney. E' immenso e non ci sono parole per descriverlo, sono rimasta semplicemente senza fiato di fronte a tale potenza e forza.
La forza della natura, Oxossi, è così vibrante che a volte mi viene da piangere, a pochi metri del mare ci sono zone di foresta così fitta che se mi bendassero e mi portassero lì perderei sicuramente il senso dell'orientamento.
A volte è incredibile come le cose vengano a noi...stavo verificando se Oxossi fosse il giusto orixa e su un sito ho trovato questa definizione, che è esattamente quello che avrei voluto scrivere e il senso della natura che ho trovato qui:
"Oxossi è il grido interiore che ci dice che siamo vivi, che c'è speranza, che esiste quel paradiso perduto che stiamo cercando, è la guida che ci porta a casa quando abbiamo smarrito la via, è lo stupore per l'infinita profondità del mistero che ci avvolge, è il desiderio di muoversi alla scoperta di nuovi mondi, è lo struggimento di lasciare ciò che si conosce, la paura che tutto sia inutile o sbagliato, il timore di perdere ogni cosa, l'ansia di raggiungere la terra promessa, la gioia dei bivacchi intorno al fuoco."
Invece domenica scorsa siamo tornati di nuovo dalle parti di Omaha, ce la siamo presi più comoda e ci siamo fermati lungo il cammino per ammirare il mare. Sono posti bellissimi, selvaggi e quasi deserti. La sosta che mi è piaciuta di più però è stata quando siamo andati a vedere un magnifico albero di 800 anni, il kauri McKinney. E' immenso e non ci sono parole per descriverlo, sono rimasta semplicemente senza fiato di fronte a tale potenza e forza.
La forza della natura, Oxossi, è così vibrante che a volte mi viene da piangere, a pochi metri del mare ci sono zone di foresta così fitta che se mi bendassero e mi portassero lì perderei sicuramente il senso dell'orientamento.
A volte è incredibile come le cose vengano a noi...stavo verificando se Oxossi fosse il giusto orixa e su un sito ho trovato questa definizione, che è esattamente quello che avrei voluto scrivere e il senso della natura che ho trovato qui:
"Oxossi è il grido interiore che ci dice che siamo vivi, che c'è speranza, che esiste quel paradiso perduto che stiamo cercando, è la guida che ci porta a casa quando abbiamo smarrito la via, è lo stupore per l'infinita profondità del mistero che ci avvolge, è il desiderio di muoversi alla scoperta di nuovi mondi, è lo struggimento di lasciare ciò che si conosce, la paura che tutto sia inutile o sbagliato, il timore di perdere ogni cosa, l'ansia di raggiungere la terra promessa, la gioia dei bivacchi intorno al fuoco."
sabato 17 dicembre 2011
Il funerale
Ieri mattina finalmente era tornato il sole, ho aperto la finestra e ho visto un bel porcospino nel prato! Ho chiamato subito le bambine per farglielo vedere ma purtroppo era morto, che peccato! Ci sono rimasta proprio male, Principessa mi ha chiesto come mai era morto e io le ho spiegato che anche gli animali quando diventano molto molto vecchi muoiono. Così quando è tornato a casa il Boss, Principessina si è precipitata a raccontargli che c'era un riccio morto e che anche loro "morono". Hanno fatto una buca in giardino e l'hanno seppellito. Principessa è tornata in casa con una lacrima sulla guancia, mi ha guardata dritta negli occhi e mi ha detto: "vero che anche tu sei un po' triste?".
Mi ha fatto ricordare di quando ero piccola e trascorrevo le estati in campagna dalla mia nonna insieme a mia cugina, ogni anno si svolgeva il funerale di un gatto e per la settimana successiva c'era un via vai di fiori e la gara a decorare la lapide improvvisata.
Le altre novità della settimana sono che il Boss rimpiange il suo scooter perché l'autobus è piuttosto costoso e poi ci mette un'ora contro i 20 minuti di percorrenza in auto, e quindi oggi andremo a vedere un paio di Vespa di seconda mano.
Ieri dopo aver fatto il giro di tutti gli asili della zona, abbiamo iscritto le bambine.
Il sistema prescolastico è completamente diverso da quello italiano e ci ho messo un bel po' a capirci qualcosa. Fino ai 3 anni il bambino può andare solo in centri privati, poi il governo stanzia dei fondi per 20 ore alla settimana in asili pubblici o privati. Li chiamo asili perché sia il pubblico che il privato sono fondamentalmente delle grandi aree gioco con educatrici che creano degli angoli di attività ed è poi il bambino a scegliere cosa fare. Nel corso della giornata ci sono poi un paio di momenti in cui i piccoli vengono invitati a riunirsi per leggere delle storie o chiacchierare insieme.
Alcuni centri organizzano delle attività per introdurre la prescrittura perché normalmente a 5 anni i bambini iniziano la scuola.
Il concetto di scuola dell'infanzia organizzata come quella a cui io ero abituata è presente solo nelle scuole Montessori (dove logicamente non c'era posto da qui al 2020 credo).
L'anno scolastico inizia a fine gennaio e termina con le vacanze di Natale che coincidono con le vacanze estive, ma i bambini vanno all'asilo e a scuola appena compiono gli anni, quindi si inseriscono durante i trimestri (come riescano ad organizzarsi rimane per me un mistero).
In più, non è che iscrivi il bimbo e ci vai tutta la settimana, troppo facile! No, scegli i giorni o addirittura se mattino o pomeriggio.
Quindi figuratevi cosa è significato per me! Chi mi rispondeva ho posto solo per la grande, chi aveva posto il lunedì mattina per la grande, il giovedì per la piccola e il venerdì forse per entrambe....
un delirio!
Alla fine ho trovato un centro privato dove frequenteranno insieme 3 giorni a settimana, a cominciare da lunedì, e poi Principessa andrà anche 2 giorni a settimana nell'asilo pubblico della nostra zona, dove spero possa conoscere altri bambini che poi andranno con lei alla scuola elementare (c'è anche un educatore e la cosa mi ha ricordato tanto la mitica Salgari, è per questo che ho insistito tanto con il Boss che non era sicuro perché aveva paura di "sballottarla" troppo facendole frequentare due strutture).
Nota per i parenti: il centro privato ha un sito internet dove mettono le foto dei bimbi e danno una password ai genitori per vederle, vi daremo quindi informazioni per poterle visualizzare anche dall'Italia!
mercoledì 14 dicembre 2011
Serate come questa spero basta grazie
Stamattina mi sono fatta un altro giro tra gli asili della zona, intanto le principesse erano con la baby sitter, son tornata a casa, ho preparato il pranzo, abbiamo giocato un po' e poi siamo andate a far la spesa. Ritorno a casa e bagno reale per le due piccole che hanno buttato acqua da tutte le parti, ma si sa, dovevano fare il bagno anche tutti i loro cavallini....cena al volo e poi ho acceso un DVD di cartoni in inglese per intrattenere le principesse mentre io finalmente potevo guardare la posta e leggere i giornali....tra parentesi ero anche abbastanza stanca...
Invece? Invece la lavatrice perdeva, cioè, quando mi hanno portato la lavatrice non l'hanno installata perché ci voleva un'estensione dei cavi di carico e scarico dell'acqua. Ci ha pensato il Boss ma per lo scarico non abbiamo ancora provveduto e quindi va direttamente nel lavandino (come succedeva una volta), bene (si fa per dire), stasera il tubo era spostato e tutta l'acqua di una intera lavatrice è uscita. Il Boss era con i colleghi alla partitella del mercoledì e io a tirar su acqua, poi si presenta Principessina camminando come un cowboy a gambe larghe perché si era fatta la pipì addosso. La lavo, le cambio il pigiama e la piazzo insieme alla sorella davanti al cartone animato. Finalmente mi risiedo a fare un po' di fatti miei...si rompe la gamba della sedia!!! Fuori piove, governo ladro. E ho detto tutto! :o)
giovedì 8 dicembre 2011
Ripensamenti
Oggi è l'Immacolata e in genere è l'inaugurazione della stagione sciistica, e invece oggi è la prima volta che penso di entrare in acqua e farmi il bagno ed è anche la prima volta che penso ma chi me l'ha fatto fare???!!!
Stamattina avevo appuntamento con la consulente della relocation per un giro delle scuole d'infanzia. Le principesse avevano già drizzato le orecchie e messo le mani avanti dicendo che volevano stare a casa con me e che non avevano nessuna intenzione di andare a scuola. Più che altro quella contraria al cambiamento è Principessa, Principessina segue per fede nella sorella maggiore. La prima scuola era pubblica, mi è piaciuta ma adesso c'è la chiusura per le vacanze estive/natalizie e poi ci sarà posto, ma solo il pomeriggio, il che significa un'ora e mezza per tutte e due e in seguito qualche mattina solo per la grande. Allora abbiamo optato per una soluzione privata perché il tempo passa e le signorine qui son sempre a casa con me e anche con tutta la buona volontà ma non riesco a insegnare loro l'inglese. Il posto non mi ha fatto impazzire ma se non altro l'orario disponibile è di otto ore al giorno minimo per un numero di giorni a settimana a scelta e le ragazze sarebbero insieme. Terzo posto, una scuola montessori che mi ha fatto un'ottima impressione ma senza nessuna speranza di avere un posto libero. Le riflessioni a questo punto sono che qui come in Italia pare che appena una donna rimane incinta deve pensare a iscrivere il figlio dal nido all'università per riuscire ad avere una possibilità di accedere a scuola, seconda riflessione che faccio con l'amaro in bocca riguarda tutte le persone di talento che ci sono nella nostra scuola italiana. Gli italiani sono riusciti ad esportare fin qui, dall'altra parte del mondo, dei metodi educativi riconosciuti a livello internazionale e in casa nostra invece siamo riusciti ad impoverire la scuola sempre più, a far fuggire gli insegnanti e a rendere questa nobile professione tra le meno pagate e soprattutto meno riconosciute, come possiamo credere nel futuro?!
Ammetto l'ignoranza ma non avevo mai sentito parlare del metodo educativo di Reggio Emilia, me l'hanno dovuto spiegare dei kiwi!
Comunque alla fine me ne son tornata a casa con la principessa che piangeva come una fontana e io presa dallo sconforto. Mi mancano le maestre delle principesse!! mi manca la scuola dell'infanzia Salgari, le altre mamme che conoscevo e con cui ogni tanto mi fermavo a fare due chiacchiere. Ho paura che questa sia vera follia, che non ce la faremo con i soldi, che non riuscirò a trovare un lavoro.
Sono scesa al mare, mi sono fatta una bella passeggiata sul bagnasciuga e mi sono un po' riappacificata con me stessa perché la vera ragione di questa avventura sta proprio nell'essenza dell'avventura, c'è qualcosa in questa terra per me ancora sconosciuta che mi ha chiamato e che mi chiama ancora e mi dice che, senza alcuna ragione apparente, io faccio parte di lei e lei è già entrata nel mio cuore.
Stamattina avevo appuntamento con la consulente della relocation per un giro delle scuole d'infanzia. Le principesse avevano già drizzato le orecchie e messo le mani avanti dicendo che volevano stare a casa con me e che non avevano nessuna intenzione di andare a scuola. Più che altro quella contraria al cambiamento è Principessa, Principessina segue per fede nella sorella maggiore. La prima scuola era pubblica, mi è piaciuta ma adesso c'è la chiusura per le vacanze estive/natalizie e poi ci sarà posto, ma solo il pomeriggio, il che significa un'ora e mezza per tutte e due e in seguito qualche mattina solo per la grande. Allora abbiamo optato per una soluzione privata perché il tempo passa e le signorine qui son sempre a casa con me e anche con tutta la buona volontà ma non riesco a insegnare loro l'inglese. Il posto non mi ha fatto impazzire ma se non altro l'orario disponibile è di otto ore al giorno minimo per un numero di giorni a settimana a scelta e le ragazze sarebbero insieme. Terzo posto, una scuola montessori che mi ha fatto un'ottima impressione ma senza nessuna speranza di avere un posto libero. Le riflessioni a questo punto sono che qui come in Italia pare che appena una donna rimane incinta deve pensare a iscrivere il figlio dal nido all'università per riuscire ad avere una possibilità di accedere a scuola, seconda riflessione che faccio con l'amaro in bocca riguarda tutte le persone di talento che ci sono nella nostra scuola italiana. Gli italiani sono riusciti ad esportare fin qui, dall'altra parte del mondo, dei metodi educativi riconosciuti a livello internazionale e in casa nostra invece siamo riusciti ad impoverire la scuola sempre più, a far fuggire gli insegnanti e a rendere questa nobile professione tra le meno pagate e soprattutto meno riconosciute, come possiamo credere nel futuro?!
Ammetto l'ignoranza ma non avevo mai sentito parlare del metodo educativo di Reggio Emilia, me l'hanno dovuto spiegare dei kiwi!
Comunque alla fine me ne son tornata a casa con la principessa che piangeva come una fontana e io presa dallo sconforto. Mi mancano le maestre delle principesse!! mi manca la scuola dell'infanzia Salgari, le altre mamme che conoscevo e con cui ogni tanto mi fermavo a fare due chiacchiere. Ho paura che questa sia vera follia, che non ce la faremo con i soldi, che non riuscirò a trovare un lavoro.
Sono scesa al mare, mi sono fatta una bella passeggiata sul bagnasciuga e mi sono un po' riappacificata con me stessa perché la vera ragione di questa avventura sta proprio nell'essenza dell'avventura, c'è qualcosa in questa terra per me ancora sconosciuta che mi ha chiamato e che mi chiama ancora e mi dice che, senza alcuna ragione apparente, io faccio parte di lei e lei è già entrata nel mio cuore.
martedì 6 dicembre 2011
Gita
Domenica siamo andati a fare un giro, il Boss non ce la faceva più, e così nonostante la pioggia abbiamo preso la macchina e con la coppia di amici italiani siamo andati a Omaha (avendo la Tucson era inevitabile....)
Peccato che sia stata la prima giornata di pioggia ininterrotta da quando siamo qui perché il paesaggio meritava davvero. Lungo la strada il paesaggio era di colline verdi punteggiate di pecore e mucche, la spiaggia invece ricordava la Sardegna con una lunghissima lingua di sabbia bianca. Gli unici che entravano in acqua erano surfisti. L'istruttrice era invece in costume da bagno e di per sè la temperatura non era bassa ma c'era un bel vento.
Sulla strada c'erano anche delle bancarelle che vendevano frutta, verdura e ostriche; io non sono un'amante di ostriche ma un vassoio di 6 conchiglie di dimensioni notevoli costava 7,5 dollari, per rendere l'idea, lo stesso vassoio di fragole costava 5 dollari! Ho comprato le fragole, erano esposte su una bancarella, non c'era nessuno né al banco né nei paraggi, c'era solo un bussolotto dove lasciare i soldi. L'avevo sperimentato anche negli Stati Uniti e tutte le volte ne rimango sorpresa, moltissimo.
Non riesco a capacitarmi di come sia possibile che ci siano posti così civili, dove sai che se prendi qualcosa che non ti appartiene è un furto se non lasci a soldi.
Domani invece ci sarà la festa di Natale della società del Boss, si va all'ippodromo e io non ho idea di cosa mettere. Gli scatoloni arriveranno il giorno di Natale (il Boss ha trovato un sito che di permette di vedere dov'è la nave in tempo reale).
Mi sa che il prossimo fine settimana dovremo anche iniziare a pensare a babbo Natale perché le principesse hanno le idee molto chiare, chiamatelo Santa claus o babbo Natale ma la slitta deve passare di qui.



Peccato che sia stata la prima giornata di pioggia ininterrotta da quando siamo qui perché il paesaggio meritava davvero. Lungo la strada il paesaggio era di colline verdi punteggiate di pecore e mucche, la spiaggia invece ricordava la Sardegna con una lunghissima lingua di sabbia bianca. Gli unici che entravano in acqua erano surfisti. L'istruttrice era invece in costume da bagno e di per sè la temperatura non era bassa ma c'era un bel vento.
Sulla strada c'erano anche delle bancarelle che vendevano frutta, verdura e ostriche; io non sono un'amante di ostriche ma un vassoio di 6 conchiglie di dimensioni notevoli costava 7,5 dollari, per rendere l'idea, lo stesso vassoio di fragole costava 5 dollari! Ho comprato le fragole, erano esposte su una bancarella, non c'era nessuno né al banco né nei paraggi, c'era solo un bussolotto dove lasciare i soldi. L'avevo sperimentato anche negli Stati Uniti e tutte le volte ne rimango sorpresa, moltissimo.
Non riesco a capacitarmi di come sia possibile che ci siano posti così civili, dove sai che se prendi qualcosa che non ti appartiene è un furto se non lasci a soldi.
Domani invece ci sarà la festa di Natale della società del Boss, si va all'ippodromo e io non ho idea di cosa mettere. Gli scatoloni arriveranno il giorno di Natale (il Boss ha trovato un sito che di permette di vedere dov'è la nave in tempo reale).
Mi sa che il prossimo fine settimana dovremo anche iniziare a pensare a babbo Natale perché le principesse hanno le idee molto chiare, chiamatelo Santa claus o babbo Natale ma la slitta deve passare di qui.
Le principesse hanno scoperto le fragole con la panna!!! e hanno anche un appetito da lupi! |
domenica 4 dicembre 2011
Pian pianino
Ieri altro giro di compere e con i mobili abbiamo quasi finito. Abbiamo comprato i divani e la nostra camera da letto, perché non ho più l'età e inizio a risentire del fatto di dormire per terra.
P.S. Grazie a tutti quelli che mi leggono e mi scrivono, mi fate sentire che il mondo alla fine non è poi così grande.... :o)
Andare per negozi è un po' uno stress, è l'attività in assoluto meno preferita dal boss e quindi di per sé ciò non aiuta in più le bimbe si stancano, in più bisogna praticamente contrattare. Le difficoltà consistono nel fatto che: non conosciamo i negozi, quindi si fa prima un giro su internet per capire dove si potrebbe andare, poi si fa un giro per magazzini, si selezionano i mobili che potrebbero piacerci, nel frattempo vieni assalito da almeno due super gentilissimi commessi che ti chiedono come va, se hai bisogno, se sai che c'è l'offerta, ecc ecc ecc.
Ma non potrebbero semplicemente lasciarti in pace? Tanto lo so da me che poi se ho bisogno sei lì! Quindi a inizio giro sorrido e dico che grazie ma voglio solo guardare ma dopo un po' gli abbaio quasi dietro che si, lo so se ho bisogno sei lì.
Quando si decide quello che ci piace andiamo dal commesso e chiediamo di farci il prezzo, cioè inizi a contrattare, gli chiedi se può farti lo sconto o se al limite può non farti pagare la consegna. Nel caso in cui il prodotto è un elettrodomestico, per esempio, potresti anche farti fare il prezzo e fare un altro giro chiedendo a un altro negozio di farti lo stesso prezzo o meno ecc ecc
A me sinceramente piace andarmene a zonzo tra i prodotti, curiosare qua e là in sacro silenzio, riempire il mio carrello, arrivare alla cassa sapendo esattamente quanto devo pagare perché c'era scritto sul cartellino e tornare a casa. Forse devo imparare a rilassarmi...
sala |
con porta sul giardino |
cucina |
bagno |
piscina bimbe |
stanza dei giochi |
camera mia e del Boss |
giardino |
mercoledì 30 novembre 2011
Eccomi di nuovo qui!
Finalmente Tom, il tecnico del telefono, mi ha di nuovo riconnesso al mondo e soprattutto al blog. Abbiamo finalmente preso possesso della nuova casetta, certo all'inizio mi è un po' spiaciuto lasciare l'appartamento super galattico in centro ma il costo era un po' troppo elevato per noi poveri immigrati italiani.
Ho capito di essere a casa, ma soprattutto che tutto il mondo è paese, quando, il giorno stesso del mio ingresso a casa, hanno suonato alla porta un paio di testimoni di geova! Non scherzo, sono arrivati anche qui ma forse sono meno invasivi, basta rispondere no grazie e loro ti augurano buona giornata e morta lì.
Sono contenta della scelta fatta, in 5 minuti siamo in spiaggia e con una camminatina lungo mare arrivi tranquillamente a un paio di negozietti (panettiere, piccolo supermercato, macellaio, frutta e verdura e orefice, che visto il quartiere ha il suo perché).
Dopo un primo momento di spaesamento, no, diciamo pure panico, da milanese super stressata e sempre di corsa che all'improvviso si ritrova in una casa vuota con due bimbe che insieme non arrivano nemmeno a 10 anni, ho capito che l'unica soluzione era di rilassarmi. Sembra assurdo ma ci vuole un po' di tempo anche per godersi la vita e ancora a volte mi prende la sindrome del "sono in ritardo devo correre".
Adesso mi sembra di essere tornata bambina, quel settembre quando i miei mi lasciarono dalla nonna in campagna perché si sentiva un po' sola e io potei godere della sua compagnia e delle sue coccole silenziose e discrete, fatte di piatti cucinati solo per me e dell'ultimo goccino di vino allungato con l'acqua nel suo bicchiere che mi lasciava bere. La mia nonna viveva in provincia di Mantova e io ci passavo le estati insieme alle mie cugine; non appena finivano le scuole venivamo spedite tutte lì mentre le rispettive mamma e zia erano alle prese con gli esami, essendo la mia una famiglia di maestre e professoresse da generazioni.
La nonna viveva in una grande casa, con tanto di solaio pieno di segreti e cassettoni zeppi di vecchi tesori: bottiglie di profumo, per le quali il profumo rimaneva solo un ricordo di etichetta, camicie da notte mai indossate e mille altre cianfrusaglie, dato che la mia amatissima nonna era sopravvissuta alle guerre e aveva ormai nel sangue la dote di conservare, più che utilizzare, tutte le cose (tieni da conto era il suo motto). I vasetti di vetro, gli scampoli di tessuto, i bottoni recuperati da abiti buttati via, avevano ai suoi occhi un che di magico e teneva tutto da parte. Ricordo che persino in ospedale, gli ultimi giorni, voleva che portassimo a casa i vasetti vuoti degli omogeneizzati!
Adesso respiro la stessa magia ma seduta dall'altra parte del tavolo, Principessa, infatti, mi chiede di poter andare in cantina (che in realtà non è una vera cantina ma semplicemente il sotto casa) e gioca a fare la casetta con Principessina, tirano le tende, chiacchierano da signore e vanno a fare la spesa. Poi c'è la novità del giardino, che per due bimbe di città è una vera gioia! Tagliare le foglie, guardare gli insetti e controllare i vermi del compost!
Dedico questo post alla mia nonna con tanta nostalgia dei momenti passati con lei, a tutte le persone che condividono con me questo ricordo, l'affetto dei nonni e la magia delle vecchie case piene di profumo di campagna e di generazioni di famiglie che ci hanno vissuto.
venerdì 25 novembre 2011
Tecnologie
Grazie al Boss e al suo nuovo iPhone riesco a scrivere per dirvi che non sono sparita ma non ho ancora Internet. Devo aspettare ancora 3 o 4 giorni!!!
domenica 20 novembre 2011
Incertezze e paure
Da stasera si inizia il "trasloco", 4 valige e quelle poche cose essenziali per entrare in casa, siamo riusciti a comprare anche i piatti e il tavolo con le sedie. Domani andrò a casa, quella che sarà la nostra casa per almeno i prossimi 6 mesi e il Boss andrà in ufficio.
Inizia quindi una sorta di routine, inizia a serpeggiare in me una certa paura di essere sola a gestire casa e bambine e di non farcela. Intanto il pensiero torna indietro, a quello che ho lasciato o almeno a quello che ho creduto di lasciare, certezze che solo la mente ha costruito, già, perché anche il posto fisso, la sicurezza del lavoro si è sgretolata anche là. Il mio pensiero va a tutti i miei ex colleghi che si ritrovano ora nell'incertezza del futuro. Avevo creduto di lasciare un lavoro fortunato e invece, se fossi a Milano, non saprei come fare.
E allora pubblico questa foto, sono le scarpe che ho comprato oggi, perché i miei colleghi mi hanno regalato una borsa nera quando ho lasciato l'ufficio, ma io non avevo scarpe nere, così le ho comprate e spero che portino fortuna a me e a loro su questa nuova strada.
Inizia quindi una sorta di routine, inizia a serpeggiare in me una certa paura di essere sola a gestire casa e bambine e di non farcela. Intanto il pensiero torna indietro, a quello che ho lasciato o almeno a quello che ho creduto di lasciare, certezze che solo la mente ha costruito, già, perché anche il posto fisso, la sicurezza del lavoro si è sgretolata anche là. Il mio pensiero va a tutti i miei ex colleghi che si ritrovano ora nell'incertezza del futuro. Avevo creduto di lasciare un lavoro fortunato e invece, se fossi a Milano, non saprei come fare.
E allora pubblico questa foto, sono le scarpe che ho comprato oggi, perché i miei colleghi mi hanno regalato una borsa nera quando ho lasciato l'ufficio, ma io non avevo scarpe nere, così le ho comprate e spero che portino fortuna a me e a loro su questa nuova strada.
venerdì 18 novembre 2011
Arcobaleno
Oggi me ne sono andata in giro un po' da sola, avevo in arretrato il regalo di compleanno del Boss e così me ne sono andata in Queen Street che praticamente è la strada gemellata con Buenos Aires a Milano, e camminando, cercavo di capire cosa mi ha colpito di più fino ad ora di questa immensa città (è grande come Londra ma ha 14 volte meno abitanti).
La cosa che mi piace di più è l'arcobaleno; se guardo il colore della pelle delle persone intorno a me vedo dallo scuro scuro al bianco latte, praticamente tutte le razze del mondo. Non è finita, anche il tempo rispecchia la diversificazione, nella stessa giornata si possono sperimentare le quattro stagioni, magari mi sveglio al mattino con un sole bellissimo e poi durante la giornata piove e si alza un vento che ti porta via.
Di conseguenza si vedono per la strada persone vestite in pantaloncini e con gli infradito ai piedi e a due metri altri con il piumino! Non so, ma mi sembra di respirare più libertà e sicuramente la sensazione fino ad ora è che le persone siano più serene, con una sola eccezione, quando si sale in auto sembra di essere a Milano! Diciamo che sono un pochino aggressivi!
L'impressione è che qui siamo tutti essere umani, tutti granelli di sabbia su questa lunga spiaggia bagnata dall'oceano.
p.s. prima o poi troverò il coraggio di fare delle foto alle persone per la strada, intanto però qualcuno lassù mi ha letto nel pensiero e stasera mi ha regalato questo meraviglioso arcobaleno!


La cosa che mi piace di più è l'arcobaleno; se guardo il colore della pelle delle persone intorno a me vedo dallo scuro scuro al bianco latte, praticamente tutte le razze del mondo. Non è finita, anche il tempo rispecchia la diversificazione, nella stessa giornata si possono sperimentare le quattro stagioni, magari mi sveglio al mattino con un sole bellissimo e poi durante la giornata piove e si alza un vento che ti porta via.
Di conseguenza si vedono per la strada persone vestite in pantaloncini e con gli infradito ai piedi e a due metri altri con il piumino! Non so, ma mi sembra di respirare più libertà e sicuramente la sensazione fino ad ora è che le persone siano più serene, con una sola eccezione, quando si sale in auto sembra di essere a Milano! Diciamo che sono un pochino aggressivi!
L'impressione è che qui siamo tutti essere umani, tutti granelli di sabbia su questa lunga spiaggia bagnata dall'oceano.
p.s. prima o poi troverò il coraggio di fare delle foto alle persone per la strada, intanto però qualcuno lassù mi ha letto nel pensiero e stasera mi ha regalato questo meraviglioso arcobaleno!
giovedì 17 novembre 2011
Metter su casa
Caspita quando pianificavo il fatto di ricominciare da zero mica avevo realizzato al 100% cosa voleva dire! Pensate di svuotare una casa e doverla riempire di nuovo nel giro di una settimana andando in giro per negozi con un marito che è abbastanza allergico allo shopping (per lui praticamente è tutto superfluo) e due bambine che sono fin troppo brave ma dopo un po' non ce la fanno più!
C'è anche da dire che con tutti i disastri che ci sono stati a Genova, la nave con i nostri 10 scatoloni è partita esattamente ieri, considerando un mese di navigazione e altri carte degli imprevisti che ultimamente capita spesso di pescare dal mazzo, credo che potremmo riappropriarci delle nostre povere cose forse prima di Natale, fino ad allora bisogna sopravvivere.
Ecco, detto ciò la situazione è la seguente; stamattina siamo riusciti a riportare la macchina che avevamo a noleggio e a comprare i seguenti oggetti:
set 3 cucchiai di legno
mollette per il bucato (ma niente stendino per il momento)
spruzzino per stirare
ferro da stiro (ma niente asse)
tagliere (nessun coltello)
set di 3 pentole con coperchi ("padelle no perché tanto arrivano dall'Italia" ha sentenziato il Boss "e poi costano troppo")
posate (non abbiamo trovato dei piatti che ci piacessero)
aspirapolvere
piumone queen size (matrimoniale) comprato in netto disaccordo con il Boss che borbottava che per un mese si può andare a letto vestiti, che di piumoni ne abbiamo un sacco e quindi lo lascerò al freddo! Non è esattamente un piumone però perché c'è dentro la lana merinos (sulla confezione ci sono 2 montoni, Principessa mi ha chiesto: "cosa sono?," "pecore" ho risposto, "no", ha detto lei "hanno le corna, le pecore non hanno quelle corna!").
Sono curiosa di provare se è meglio del mio piumone che a un certo punto della notte tiene troppo caldo e devo scoprirmi e poi però ho troppo freddo e torno sotto! e sono curiosa di vedere l'abbigliamento notturno del Boss che dovrà dormire senza coperta (già perché nonostante tutto la notte fa freddino, sarà anche la mancanza dei doppi vetri).
Insomma, provate a immaginare di fare qualsiasi cosa in una casa e non avere uno strumento a disposizione! e logicamente lunedì il Boss va pure a lavorare e domenica c'è il triathlon e le strade sono chiuse!
Qui i negozi sono aperti 7 giorni su 7 ma alle 17.30 se ne vanno tutti i casa!
C'è anche da dire che con tutti i disastri che ci sono stati a Genova, la nave con i nostri 10 scatoloni è partita esattamente ieri, considerando un mese di navigazione e altri carte degli imprevisti che ultimamente capita spesso di pescare dal mazzo, credo che potremmo riappropriarci delle nostre povere cose forse prima di Natale, fino ad allora bisogna sopravvivere.
Ecco, detto ciò la situazione è la seguente; stamattina siamo riusciti a riportare la macchina che avevamo a noleggio e a comprare i seguenti oggetti:
set 3 cucchiai di legno
mollette per il bucato (ma niente stendino per il momento)
spruzzino per stirare
ferro da stiro (ma niente asse)
tagliere (nessun coltello)
set di 3 pentole con coperchi ("padelle no perché tanto arrivano dall'Italia" ha sentenziato il Boss "e poi costano troppo")
posate (non abbiamo trovato dei piatti che ci piacessero)
aspirapolvere
piumone queen size (matrimoniale) comprato in netto disaccordo con il Boss che borbottava che per un mese si può andare a letto vestiti, che di piumoni ne abbiamo un sacco e quindi lo lascerò al freddo! Non è esattamente un piumone però perché c'è dentro la lana merinos (sulla confezione ci sono 2 montoni, Principessa mi ha chiesto: "cosa sono?," "pecore" ho risposto, "no", ha detto lei "hanno le corna, le pecore non hanno quelle corna!").
Sono curiosa di provare se è meglio del mio piumone che a un certo punto della notte tiene troppo caldo e devo scoprirmi e poi però ho troppo freddo e torno sotto! e sono curiosa di vedere l'abbigliamento notturno del Boss che dovrà dormire senza coperta (già perché nonostante tutto la notte fa freddino, sarà anche la mancanza dei doppi vetri).
Insomma, provate a immaginare di fare qualsiasi cosa in una casa e non avere uno strumento a disposizione! e logicamente lunedì il Boss va pure a lavorare e domenica c'è il triathlon e le strade sono chiuse!
Qui i negozi sono aperti 7 giorni su 7 ma alle 17.30 se ne vanno tutti i casa!
mercoledì 16 novembre 2011
Un nuovo indirizzo
Abbiamo firmato! oggi pomeriggio siamo diventati ufficialmente i nuovi tenants della casa vicino al mare.
Ieri siamo stati di nuovo là a prendere una paio di misure perché da lunedì avremo un nuovo indirizzo e al momento siamo possessori di 3 materassi, un frigorifero e 16 bicchieri... il Boss ha avuto il coraggio di scrivere alla relocation consultant che ci manca la lavatrice e poi siamo a posto.... mah!
Per fortuna fanno gli sconti pre-natalizi e anche per il frigo abbiamo trovato un'offerta. Praticamente qui funziona che c'è un prezzo esposto e poi il commesso ti dice: "per voi posso farvi questo prezzo", se poi riesci a portarti un'altra offerta di un altro negozio puoi chiedere se loro posso fare altrettanto.
Per noi che non siamo abituati a contrattare è un po' più difficile.
Anche le case si vendono con un'asta pubblica, pare che vada molto di moda.
Ieri abbiamo avuto modo di scambiare anche quattro chiacchiere con i padroni di casa, sono molto carini, lui americano e lei argentina con un bimbo di 10 mesi, si trasferiscono in Australia.
Ci hanno raccontato che ci sono un sacco di italiani che abitano nella zona, avevano un coppia di amici di Udine che dopo 4 anni hanno deciso di rientrare in Italia. Credo che ci troveremo bene lì.
Domani devo assolutamente comprare piatti, aspirapolvere, ferro da stiro, posate e .... la lista è talmente lunga!
Appena ci saremo sistemati vorrei portare le Principesse a scuola, devono iniziare ad integrarsi un pochino altrimenti questa esperienza perde di valore anche perché qui tutti i bimbi vanno a scuola a 5 anni e quindi Principessa non troverebbe coetanei con cui poter giocare.
Oggi al centro commerciale le abbiamo portate in un creche, è un centro gioco supervisionato da adulti, e le abbiamo lasciate lì per un'ora circa. Pensavo che non mi avrebbero nemmeno permesso di allontanarmi di 2 metri e invece Principessina non ha detto una parola e Principessa mi ha chiesto di stare fuori! Poi va be', nell'euforia del gioco Principessina si è fatta la pipì addosso e noi siamo dovuti andare a comprare mutandine e pantaloni al volo ma direi che è andata benone.
Questa è la spiaggia "davanti a casa" ed è proprio così, non c'è nessuno. Giusto una persona che prende il sole.

Ieri siamo stati di nuovo là a prendere una paio di misure perché da lunedì avremo un nuovo indirizzo e al momento siamo possessori di 3 materassi, un frigorifero e 16 bicchieri... il Boss ha avuto il coraggio di scrivere alla relocation consultant che ci manca la lavatrice e poi siamo a posto.... mah!
Per fortuna fanno gli sconti pre-natalizi e anche per il frigo abbiamo trovato un'offerta. Praticamente qui funziona che c'è un prezzo esposto e poi il commesso ti dice: "per voi posso farvi questo prezzo", se poi riesci a portarti un'altra offerta di un altro negozio puoi chiedere se loro posso fare altrettanto.
Per noi che non siamo abituati a contrattare è un po' più difficile.
Anche le case si vendono con un'asta pubblica, pare che vada molto di moda.
Ieri abbiamo avuto modo di scambiare anche quattro chiacchiere con i padroni di casa, sono molto carini, lui americano e lei argentina con un bimbo di 10 mesi, si trasferiscono in Australia.
Ci hanno raccontato che ci sono un sacco di italiani che abitano nella zona, avevano un coppia di amici di Udine che dopo 4 anni hanno deciso di rientrare in Italia. Credo che ci troveremo bene lì.
Domani devo assolutamente comprare piatti, aspirapolvere, ferro da stiro, posate e .... la lista è talmente lunga!
Appena ci saremo sistemati vorrei portare le Principesse a scuola, devono iniziare ad integrarsi un pochino altrimenti questa esperienza perde di valore anche perché qui tutti i bimbi vanno a scuola a 5 anni e quindi Principessa non troverebbe coetanei con cui poter giocare.
Oggi al centro commerciale le abbiamo portate in un creche, è un centro gioco supervisionato da adulti, e le abbiamo lasciate lì per un'ora circa. Pensavo che non mi avrebbero nemmeno permesso di allontanarmi di 2 metri e invece Principessina non ha detto una parola e Principessa mi ha chiesto di stare fuori! Poi va be', nell'euforia del gioco Principessina si è fatta la pipì addosso e noi siamo dovuti andare a comprare mutandine e pantaloni al volo ma direi che è andata benone.
Questa è la spiaggia "davanti a casa" ed è proprio così, non c'è nessuno. Giusto una persona che prende il sole.
Ma che tempo fa?
Penso che qui fare le previsioni del tempo sia semplicissimo, basta dire variabile. La temperatura al momento si aggira intorno ai 17/18 gradi ma la sensazione è che faccia più caldo, almeno quando c'è il sole.
Le nuvole viaggiano veloci, il vento è sempre in agguato e quando inizia a soffiare fa male alle guance e alle orecchie!
A volte però c'è un cielo azzurro che mi ricorda le belle giornate di maggio in Italia!
Siamo in giro in maglietta, al massimo mettiamo la felpa (anche se il Boss i primi giorni si ostinava a portarsi dietro la giacca di pile peloso!), prevalentemente senza calze. Oggi c'è stato il sole tutto il giorno e la spiaggia ha iniziato ad animarsi.
lunedì 14 novembre 2011
Aree gioco per i bimbi
Considerazioni
Le razze qui non si riescono nemmeno a distinguere, credo che ci siano tutte ed è una meraviglia vedere questo arcobaleno di cuccioli che giocano insieme!
p.s. come potete vedere anche il bambino over 40 gioca con i più piccoli
Qui ci sono un sacco di parchi e appena entrati ci si dimentica di essere in una grande città perché gli alberi immensi creano subito un bosco e quasi bisogna faticare per vedere case e palazzi.
Ci sono anche gli animali che pascolano...
In quasi tutti i parchi e sulle spiagge cittadine ci sono aree gioco attrezzate per i bambini e vicino i bagni pubblici (ovvio, no?! se ci sono i bambini che giocano forse avranno anche bisogno di fare la pipì) e attrezzati anche con il fasciatoio.
A volte sono anche parchi con giochi/sculture e bagni design, come quelli della zona del porto commerciale che hanno deciso di riqualificare e hanno deciso di lasciare un'impronta "marina" (la conchiglia è una casetta, i ricci di mare sono dei tornelli, le boe servono per aggrapparsi e il conteiner è il bagno).
Le strutture sono per tutti i bimbi e per tutte le età.
Le razze qui non si riescono nemmeno a distinguere, credo che ci siano tutte ed è una meraviglia vedere questo arcobaleno di cuccioli che giocano insieme!
p.s. come potete vedere anche il bambino over 40 gioca con i più piccoli
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