domenica 12 agosto 2012

Perdersi, tornare indietro, meditare, ripartire....

Questo post è dedicato ad un'amica che in modo molto delicato mi ha scoperto, ha acceso la luce della mia tana, già perché quando non scrivo, quando mi zittisco vuol dire che c'è qualcosa che è entrato nel frullatore del mio cervello e che aziona stomaco e cuore e trita, trita, trita...
Un mese fa è arrivata G, meno male. Meno male che c'è G!
Un mese fa, ieri, oggi, da otto mesi o da sempre non ho ancora capito quale sia il mio posto, non mi sento praticamente mai a casa, posso contarle le volte in cui il mio cuore era in pace, il mio cuore era nel posto giusto.
Questo è un vantaggio perché riesco forse più facilmente a fare le valige ma con gli anta alle spalle ancora mi chiedo cosa voglio fare da grande, quale strada o sentiero prendere. Ho fatto, abbiamo fatto un salto e siamo atterrati a piedi pari sull'altra faccia di pianeta terra, e ora?
G ha portato gioia, entusiasmo e anche un po' di sana invidia per i suoi 18 anni, per la visione del mondo senza limiti e senza confini che si ha a quell'età. E anche un sacco di riflessioni sulla mia vita, sulla fortuna di poter ricominciare, sul fatto che i limiti e i confini sono frutto della mente, sul mio passato dimenticato.
Ero troppo seria e mi prendevo troppo sul serio, la mia fortuna è stata di incontrare il Boss con il suo spirito bambino e la sua grande capacità di ridere e sorridere.
Il resto della famiglia ha trovato una nuova strada, Principessa sta benone nella nuova scuola, ha cambiato fidanzato, durante l'intervallo giocano alternativamente a fate o a sparare, e con la serietà dell'amore a 5 anni, lui le regalerà un biglietto con cuore trafitto (me lo ha svelato la nonna).
Principessina ha ampliato il suo repertorio di canzoncine e alterna inglese e italiano dicendo che parla spagnolo.
Il Boss è reduce da una settimana di influenza che lo ha messo k.o., alla faccia dei microbi portati dai coloni che fanno sterminio delle popolazioni indigene! Ma è contento del suo lavoro e dice che non c'è altro posto dove vorrebbe stare.
Quanto a me, tra casa e corse in macchina per portare le pargole a scuola, danza, piscina, cerco di aiutare gli amici e mi sono iscritta a un corso serale di inglese per cercare seriamente di studiare e fare l'esame. 
 
Con G abbiamo ricominciato ad esplorare la nuova patria, siamo stati a cavallo a Pakiri Beach, a sciare sul vulcano attivo (anzi attivissimo!) di Mt Ruapehu e abbiamo sperimentato la vera vita rustica dei kiwi! E' stata una vacanza davvero indimenticabile! Credo che i bambini se lo ricorderanno per un sacco di tempo! Ma questa è una storia che merita un post a sè e che prometto di raccontare presto.