mercoledì 29 febbraio 2012

Chi va piano....

Ieri ho finalmente dato un taglio ai miei capelli che erano sempre più ingestibili e modello strega ed è stata un'altra nuova avventura.
Dato che non avevo idea di quanto si potesse spendere qui per un taglio e colore e dato che tutto il mondo è paese, le signore amano spendere e questa legge non ha confini, ho comprato un coupon su internet.
Si tratta di un nuovo modo di vendere, ci sono siti che offrono servizi di vario tipo a un prezzo predefinito, ad esempio: 2 ore di pulizia della casa a tot oppure una lezione in palestra ecc ecc.
Ci sono anche in Italia ma avevo mai provato prima.
Ho chiamato e ho preso appuntamento, che già di per sè è stata abbastanza un'avventura perchè il telefono è la peggiore forma di comunicazione per chi non è padrone al 100% di una lingua.
Alle 4.30, con mezz'ora di anticipo rispetto all'appuntamento mi sono presentata lì e mi ha accolto un ragazzo di circa 20 anni dicendo che sarebbe stato lui il mio parrucchiere.... e mi sono detta "e mo' cosa gli racconto???"
Mi ha fatto accomodare, mi ha chiesto se volevo qualcosa da bere e mi ha portato il menù delle bevande.
Non avevo idea di come voler tagliare i capelli, non ci penso mai, so solo se li voglio corti o lunghi e a volte, sul momento, cambio pure idea su quello; così per rompere il ghiaccio gli ho chiesto se avessero un catalogo o qualcosa di simile... ho dato un'occhiata e abbiamo stabilito insieme che una media lunghezza sarebbe andata bene e poi mi ha chiesto conferma almeno un paio di volte. E io lì ho pensato:
- dove diavolo sono finita? un bar travestito da parruchiere?
- non mi so proprio spiegare e tutti quelli che dicono che parlo bene sono dei bugiardi?
- anche fa questo ragazzo fa il parrucchiere e dovrebbe farsene una ragione in realtà non riuscie a capacitarsi del fatto che ci sono persone che vogliono tagliare i capelli corti! 
- Speriamo bene!
Dopo l'ennesima assicurazione sul colore e sul prezzo del preventivo (perchè il colore non era compreso nel coupon), inizia a metter mano nella giungla di capelli che popola la mia testa.... 
Da quelle poche esperienze che ho avuto finora in questa terra devo dire che la velocità non è il forte di queste persone; mi ha spennellato il colore (solo sulle radici) facendo riga a riga per 30 minuti circa o forse più, mi ha tagliato i capelli a ciocchettine, alla fine sono riemersa dopo 4 ore! 
Lo so che è il tempo medio anche in Italia, ma in Italia mentre ti fanno il colore tagliano i capelli a qualcuna altra e sembra di stare su una catena di montaggio, qui invece eravamo 3 clienti, 2 parrucchieri e la ragazza del lavatesta!!!!
Quando ha finito di applicarmi il colore sono andati a farsi la chiacchiera! Come il pizzaiolo dove siamo andati domenica che fa solo 100 pizze al giorno perchè non reisce a farne di più! (l'unica pizza con marchio di vera pizza napoletana, molto buona, ma ancora un po' prendeva il compasso per controllare che fosse esattamente tonda come da manuale).

Il cuore a metà

Quando i giorni passano e mi accorgo che non ho più bisogno di una mappa per trovare le strade che non sono più nuove ma che ormai conosco un po'... quando casa inizia ad avere un nuovo indirizzo nella mia mente e conosco dove sono gli interruttori della luce...quando l'orologio ricomincia ad essermi un po' nemico perchè si stabilisce una nuova routine...il mio cuore sta a metà e cerco solo di vivere il presente.
Mi guardo allo specchio e non è più sale e pepe ma una seria nevicatina sulla mia testa quella che vedo e mi viene anche da ridere perché dentro mi sento ancora una bambina; spesso e volentieri non riesco a sgridare le principesse perché sento ancora quello spirito biricchino che mi fa l'occhiolino da dietro l'angolo del mio cuore.
Nel frattempo.... ho deciso che stasera darò un bel taglio netto a questi capelli che non sopporto più e cercherò un nuovo look, anche se non ho ancora idea di cosa voglio esattamente, credo che improvviserò, come sempre.
Le principesse iniziano ad allargare la cerchia di amicizie e a parlare tra loro in inglese. Il Boss è contento del lavoro e io ... be' io sto mettendo un po' di pezzetti uno in fila all'altro e a un certo punto mi sarà un po' più chiaro l'insieme.

giovedì 23 febbraio 2012

E alla fine arriva....

Ci siamo; prima o poi doveva succedere, e così in questi giorni ho la lacrima facile e la nostalgia mi fa lo sgambetto dietro ogni angolo di strada. Stasera sono andata a correre e nel sottofondo di auto che sfrecciavano sulla strada le mie orecchie hanno captato un suono familiare, era una Vespa che passava di lì e il mio cuore è sobbalzato. 
E' buffo, vero?! Il rumore del traffico, un rumore in sé detestabile eppure....
Mi era successo anche quando ero a Minneapolis, dopo tanto tempo avevo sentito le campane ed ero rimasta immobile nella mia auto in un parcheggio vicino alla palestra a piangere come una fontana. E pensare che quando vivevo proprio sotto un campanile non riuscivo a sopportare il richiamo delle campane la domenica mattina che non mi lasciava dormire e quel melanconico vespro serale che mi faceva pensare ai compiti non finiti o alle interrogazioni che mi aspettavano il giorno dopo!
Sarà questo tempo pazzo che fa splendere il sole fino a scottare per un paio di giorni e poi si trasforma in una poiggia tropicale che fa ricordare l'inesorabile autunno. Saranno le bimbe che iniziano a parlare inglese o la serata improvvisata con i vicini di casa che son passati di qui ritornando dal parco e son finiti a tavola con noi a condividere un chilo di linguine al ragù (peraltro nemmeno il massimo, ma hanno fatto il bis).
Sarà che i giorni stanno iniziando a filare via diritti, uno dietro l'altro come sempre avviene anche dopo trasformazioni importanti. Sarà che non mi devo mai dimenticare di cercare lo straordinario nell'ordinario, sarà che la luce a volte spaventa più del buio.

mercoledì 15 febbraio 2012

se mi guardo intorno

Ho ripreso a correre, questa volta con più determinazione. Fondamentalmente sono una pantofolaia, non impazzisco per l'attività sportiva e poi ho una determinazione sotto lo zero per tutto ciò che implica fatica ma ho deciso di non nascondermi più dietro alle parole, mi son guardata in un paio di foto e ho constatato che sono grassa. Non ce n'è!
Così son 3 giorni che ho ripreso regolarmente e ho chiesto ufficialmente al Boss di fare il mastino e di sgridarmi se mollo!
Andare a correre ha i suoi lati positivi, mi vengono un sacco di pensieri e riflessioni. Oggi, per esempio, riflettevo su quanto le persone siano piene di pregiudizi. 
Frequentando le lezioni di inglese al college, sto conoscendo compagni di culture a me per lo più ignote e molto spesso mi trovo a sorridere quando penso a come l'essere umano tenda a farsi centro del proprio universo. 
Per fare esercizio di conversazione, si chiacchiera per lo più di argomenti generali piuttosto che dei propri paesi di origine.
E così ho scoperto che il ragazzo più giovane della nostra classe, un mite ragazzo cambogiano che è arrivato qui come rifugiato perchè nel suo paese c'era la guerra, non riesce nemmeno a contemplare l'idea che un giovane possa andare a vivere da solo, perchè nella sua cultura si rimane nella casa dei genitori fino a quando non ci si sposa e non si forma una propria famiglia. 
Una impeccabile donna giapponese, invece, considerava una poco di buono la protagonista di un articolo di giornale perché asseriva di non volersi sposare per non essere legata ad un uomo solo. 
E allora mi dico che davvero tutto il mondo è paese e davvero tutti quanti, gialli, neri o bianchi siamo uomini e donne nello stesso modo!

mercoledì 8 febbraio 2012

School and preschool

La scuola della vita, non si finisce mai di imparare....già, certo, ma tornare al college a 40 anni mi fa comunque effetto! 
Ho iniziato il corso di inglese, grammatica, lettura e conversazione e domani sarò al college per 4 ore filate. E mi diverto un sacco! 
In classe siamo mediamente una decina di persone, prevalentemente donne e incredibilmente di razze e culture diverse. Stamani, per esempio, eravamo in 11 provenienti da 10 paesi diversi.
Ho iniziato a conoscere altre mamme incredibili, un paio, una giapponese e una coreana, sono qui da sole per far studiare i figli mentre il marito è nel paese di origine a lavorare per mantenere la famiglia e gli studi dei figli. 
Ho imparato che le persone che arrivano da Taiwan non si considerano cinesi e che con una fitta rete di amicizie si può vivere in questo paese per 4 anni senza praticamente parlare inglese. E ancora una volta ho toccato con mano che è l'amore a far muovere il mondo...alcuni genitori seguono i figli che si sono trasferiti qui, altri fanno sacrifici per cercare di dare loro un futuro migliore.


Intanto le principesse si divertono un sacco! Alla preschool transitano un sacco di animali... ci sono stati i bruchi che poi son diventate farfalle e son volate via, un porcospino che ha dormito tutto il giorno in una scatola e ora ci sono rane e girini e Principessa oggi ha preso la rana nella sua manina e mi ha detto che faceva un sacco di solletico!!!



domenica 5 febbraio 2012

Vederle crescere

Ora che sono qui, ora che ho questo grande dono di avere un po' più tempo, le vedo crescere, le vedo muoversi in un ambiente nuovo, le vedo stringere nuove amicizie con bimbe di altre nazioni e di altre culture, le sento parlare una nuova lingua e mi sembra ieri che le mettevo al mondo e ancora le guardo stupida e rapita dalla loro bellezza, dalla spontaneità e dalla forza che trasmettono nella semplicità dei loro gesti e delle loro trovate. E anche quando sono stanca dopo i 3000 mamma che mi chiamano per tutto il giorno, la loro luce riesce a farmi alzare nel cuore della notte per preparare il latte, il loro sguardo riesce a farmi leggere il libro della buonanotte nonostante le mie palpebre si chiudano dal sonno. E sono onorata di essere la loro mamma e ce la metto tutta per cercare di aiutare questi piccoli fiori a sbocciare.

mercoledì 1 febbraio 2012

Hahei

Lo scorso fine settimana era la festa di Auckland e quindi week end lungo e quindi una mini vacanza. Sabato mattina il Boss è andato a fare la sua prima lezione di kite surf ma dato che non c'era un filo di vento ha fatto solo teoria, poi è tornato a casa con le orecchie basse e siamo partiti. Abbiamo preso un appartamento a Hahei sulla penisola di Coromandel e siamo andati in giro a vedere spiagge e paesini. Le bimbe si sono divertite moltissimo quando abbiamo preso un trenino e siamo andati a vedere una postazione panoramica in alto a Coromandel Town. Abbiamo sperimentato il famoso barbeque di cui vanno pazzi i kiwi e io mi sono fatta il bagno nel mare trasparente di Stingray Bay. Nota stonata del viaggio di ritorno: Principessina ha pensato bene di vomitare il fish and chips; è stata la prima volta che ha vomitato, ha anche detto che aveva mal di pancia ma noi stupidi genitori pieni di convinzioni errate non abbiamo dato peso alla cosa e così adesso vado in giro con una macchina dal fetore terribile inseguita da un nugolo di mosche!!!

La vita prosegue e oggi le principesse hanno avuto l'ebrezza di un richiamo vaccinazione dal nuovo medico, mentre ieri sono andata a comprare la scatola contenente tutto il necessario per il nuovo anno scolastico di Principessa. Credo di aver fatto la solita figuraccia perché non capivo più niente dalla commozione e avevo gli occhi lucidi lucidi...la mia bimba che va a scuola!!!!
E devo dire che apprezzo molto l'essenzialità dell'approccio scolastico, i quaderni sono semplici, niente copertine con personaggi dei cartoni animati, matite normali e librettini che non spaccano la schiena dei bambini.